Recensione di Renzia D’Incà per Rumor(s)cena

29 novembre 2019

Il canto dell'assenza

[…] Nel ricco programma […] la vocazione internazionale  dell’Associazione Dello Scompiglio ha proposto l’esito di residenza artistica “Il Canto dell’Assenza”, ultimo tassello della trilogia performativa “Rags of memory”, progetto di ricerca teatrale e di formazione nelle arti performative, nato nel 2006 dalla regista e pedagogisti teatrale Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola, quest’ultimo anche performer e cofondatore della Compagnia Instabili Vaganti, che ha attraversato diversi Paesi e coinvolto attori, artisti visivi, musicisti da ogni parte del mondo (ne è testimonianza interessante di percorso il volume Stracci della memoria – Cue press, 2018, frutto di 12 anni di ricerca in oltre venti Paesi e premi anche internazionali ottenuti). La performance a due percorre con una certa grazia il tema della fine, sia intesa come Morte fisica di un soggetto umano, sia, forse quella più simbolica della separazione di una coppia, con tutto il dolore che ne consegue. C’è forte contaminazione nello spazio fra i generi: video, parola, canto, azioni performative che rilasciano suggestioni iconiche interessanti fra l’onirico e il memoriale. Come La sposa (Anna Dora Dorno) che rintraccia nella natura i passi le tracce di una misteriosa scomparsa, come nel finale la danza atletica ma disperata dell’uomo (Nicola Pianzola). Un lavoro da approfondire ma con spunti di pregio sul refrain Il suono dell’assenza non è il silenzio ma la saturazione del ricordo.

Visti a Vorno ( Lucca), Tenuta dello Scompiglio, il 27 ottobre 2018