Recensione di Roberta Usuardi per Modulazioni Temporali
Tante emozioni hanno raggiunto il pubblico, attraverso le immagini, la presenza sul palco dei due performers, i colori, le voci e poi le musiche, che hanno contribuito a creare un pathos di grande intensità e coinvolgimento. Le riprese partono all’interno di un bosco, la selva oscura, che ha portato lo spettatore fin nelle profondità della terra, nei gironi dell’inferno, definiti da movimenti circolari, da versi recitati a canone, dalla musica che ha avvolto i pensieri. Realtà e immagini si sono mischiate, sono diventate una cosa sola. I due perfomer sul palco si sono mossi in totale armonia, pur mantenendo la propria caratterizzazione: terreno e viscerale Nicola Pianzola, eterea e fluida Anuradha Venkataraman. Le musiche di Riccardo Nanni hanno letteralmente stregato e accompagnato verso un climax potente e graffiante, per poi calmarsi in acque chete… ed ecco cambiare le immagini e i colori, dal rosso si passa al bianco, le chitarre elettriche sfumano e il pianoforte subentra a calmare lo spirito.
Il viaggio di Dante, oltre i confini italiani, si è dimostrato ricco, intenso, avvolgente. L’uomo ha affrontato ostacoli insidiosi, ha passato momenti di tormento e altri di tregua. E ben si è capito in Dante Beyond Borders. A volte è necessario andare lontano per scoprire quanto siamo vicini.