Attività pedagogica e formativa

Sessioni Internazionali e Workshop
2009 - 2020

La parte formativa rappresenta l’anima del progetto, così come quella creativa ne rappresenta la forma, lo stile, la poetica. Entrambe le parti, che sono una l’espressione dell’altra, si compenetrano e si vivificano.
Senza i percorsi formativi, Stracci della memoria non avrebbe sparso i suoi semi in differenti parti del mondo. Il confronto culturale scaturito da questa apertura, ma anche e soprattutto la voglia di condivisione e il tentativo di universalizzazione, ci hanno permesso di raggiungere risultati inattesi.

Non sappiamo se questo cammino continuerà a svilupparsi negli anni a venire, ma se voltiamo lo sguardo alla strada tracciata, ci appare ormai piena di bivi, deviazioni, incroci, che l’hanno arricchita, senza farci perdere la direzione. Guardando indietro possiamo già intravedere il nostro passato che diventa memoria condivisa, tra noi e i performer, gli allievi e tutti quelli che ci hanno accompagnati in questo splendido viaggio.

Grazie agli incontri fatti e alle circostanze che ci hanno portato a confrontarci con qualcosa di diverso da noi, abbiamo creato due percorsi formativi: uno, destinato ad avvicinare performer professionisti al lavoro di ricerca, alla metodologia acquisita e al training appositamente creato nel progetto; l’altro, da considerare come un primo approccio alle tecniche e tematiche espresse nella nostra indagine è anche uno strumento utile ad individuare altre persone interessate a conoscere e condividere con noi questa ricerca. Il primo, e il più complesso, è rappresentato dalle sessioni internazionali, il secondo, dai workshop. Entrambi gli strumenti ci hanno permesso, negli anni, di attraversare ambiti molto ampi, multidisciplinari e di esplorare mondi che da soli non avremmo potuto scoprire.

Le sessioni internazionali di alta formazione e ricerca

Le sessioni internazionali sono dei percorsi intensivi di alta formazione e ricerca rivolti ad attori, performer e artisti, provenienti da tutto il mondo, diretti dalla compagnia e finalizzati alla trasmissione del metodo maturato nel progetto e alla condivisione di materiali artistici e creativi provenienti da tradizioni performative differenti.
Durante le sessioni, il team di performers, lavora con noi attorno a specifici nuclei tematici che mirano ad approfondire alcuni aspetti della ricerca compiuta nel progetto. Essi sono introdotti al lavoro di gruppo, attraverso il training fisico e vocale, ideato appositamente per il progetto, con il fine di creare un nuovo linguaggio condiviso, universale e interdisciplinare. Il training diventa quindi uno strumento indispensabile per lo scambio interculturale e per introdurre i partecipanti al processo di creazione artistica.
Il fine principale delle sessioni è la ricerca artistica e la condivisione paratico-teorica dei risultati raggiunti, con i partecipanti stessi e con il pubblico. A tal proposito, sono previsti momenti di apertura attraverso la conduzione di workshops e la presentazione di performance, installazioni artistiche, conferenze e dimostrazioni finali, rappresentative del lavoro svolto nei periodi intensivi. Dal 2009 ad oggi abbiamo realizzato sette sessioni internazionali, che sono state ospitate in teatri, centri di ricerca, università e festival in Italia, Messico, Corea del Sud e India, ed hanno visto il coinvolgimento di artisti provenienti da Italia, Spagna, Polonia, Gran Bretagna, Armenia, USA, India, Pakistan, Corea del Sud, Messico, Colombia, Brasile.

I workshop

All’interno dei workshop i partecipanti imparano a superare i limiti che ostacolano il fluire della propria energia al fine di raggiungere l’organicità di corpo e voce. L’organicità è un elemento essenziale per l’attore che ricerca la verità nel suo agire. È ciò che gli permette di rievocare una memoria custodita sotto pelle, compiendo un lavoro attivo sui propri ricordi e sulla stimolazione del proprio immaginario interiore. In questo modo, il corpo dell’attore impara a custodire e risvegliare una propria memoria, che va oltre quella legata alle esperienze di vita di ognuno.
Per trasmettere questa capacità di risvegliare i ricordi assopiti nel corpo dell’attore, all’interno del workshop viene condiviso il training creato nel progetto. Un lavoro sul tempo e il ritmo, sulla gestione e la sperimentazione dello spazio scenico, sulle differenti temperature energetiche, sugli impulsi e le qualità di movimento, sulle relazioni e le interazioni tra azioni individuali e corali, che include lo studio di forme plastiche, elementi di acrobatica, frammenti di danze rituali e la costruzione di azioni fisiche. Il percorso di apprendimento delle tecniche legate al corpo non è mai disgiunto inoltre dall’esercizio delle tecniche vocali. Il training vocale, infatti, non ha solo lo scopo di allenare la voce, bensì mira a connettere il corpo con il proprio spirito e le proprie capacità di espressione. Il workshop prevede inoltre lo studio e l’esplorazione di canti singoli e corali, armonici e polifonici, vibratori, di lamentazione, sacri e profani, arcaici e popolari, provenienti dalla ricca tradizione italiana e dei paesi in cui il progetto è stato ospitato.