Recensione di Alessio Capponi per Unfolding Roma

10 ottobre 2015

DESAPARECIDOS43 - INSTABILI VAGANTI: VOLEVANO SEPPELLIRCI MA NON SAPEVANO CHE ERAVAMO SEMI

[…] Il pathos si respira nell’aria fredda della location insolita, ti entra nelle vene. I gesti, i simbolismi che vengono portati in scena iniziano a far lavorare le menti. […] Un teatro fisico, materico che riesce perfettamente ad esprimere il dolore e la rabbia per così tante giovani vite spezzate e gettate nell’oblio. […] “Volevano seppellirci ma non sapevano che eravamo semi” sono queste le ultime parole dello spettacolo che lasciano il segno, che scavano dentro le nostre anime e a loro volta lasciano il seme della speranza, del desiderio di lotta, della voglia di non dimenticare. E’ questo il teatro che lascia il segno: il teatro sociale, dove si riesce a svegliare le anime addormentate e tramortite dal dover vivere una vita imposta dall’alto. E’ questa la forza del teatro, usato come strumento per non dimenticare, per manifestare, per infiammare le piazze desiderose di libertà. No Olvidemos!