Stracci della memoria – Il Rito
Performer Anna Dora Dorno – Nicola Pianzola
Canti e musiche di tradizione popolare
Video Salvatore Laurenzana
Fotografie Francesca Pianzola
Produzione 2009 Instabili Vaganti / EU Youth in action programme
Durata: 55 min
La performance è la più rappresentativa del progetto, il risultato di un continuo lavoro di ricerca e di elaborazione di materiali performativi provenienti dalla tradizione Italiana e mediterranea e dalle culture dei paesi in cui il progetto è stato ospitato: Corea, Messico, Armenia. Una composizione originale di musica dal vivo, azioni, canti e videoproiezioni che si compone di volta in volta in modo unico e originale in base al contesto e il luogo in cui si svolge lo spettacolo. La scena si struttura in uno spazio che assume il valore simbolico di giardino sacro: tre cerchi di luce nei quali troviamo elementi distinti: roccia, terra, riso. Tre colori essenziali: bianco, rosso e nero. Tre spazi che agiti dai performer con intense azioni fisiche e vocali. Tre video-proiezioni in cui appare una donna sposa, madre, vedova, che rappresenta i tre concetti fondamentali del cammino umano: vita – pathos – morte.
Il sogno della sposa
Performance
Performers Anna Dora Dorno – Nicola Pianzola
Installazione Luana Filippi – Anna Dora Dorno
Realizzazione video Salvatore Laurenzana
Produzione 2006 Instabili Vaganti / Bauhaus Foundation of Dessau – Germania
Durata: 15 min
La performance prevede la proiezione di un video e l’azione congiunta di due performer, seguendo un percorso di integrazione tra i media e il corpo vivo dell’attore attraverso i quali vengono indagate le dimensioni di spazio e tempo. I movimenti dei performer, reali e virtuali, perché espressi dal vivo e in video, appaiono intimamente connessi tra loro, avvengono in sincronia seguendo un percorso che porta al risveglio del corpo e della parola in letargo. L’uomo si riappropria della sua stessa memoria, risvegliata dal liquido che come quello amniotico gli attraversa le membra. Ha inizio così un’azione in cui il corpo si riappropria della sua energia e della pienezza dei suoi ricordi che si concretizzano in parole sconnesse e agitate in principio che si trasformano progressivamente in poesia pura, impressa sullo schermo nero della dimenticanza.
Trilogia della memoria
Video installazione
Video Salvatore Laurenzana
Installazione Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola
Produzione Instabili Vaganti /International Festival of Theatre and Visual Arts Zdarzenia – Polonia
L’installazione è composta da tre proiezioni video simultanee che vanno a disegnare 3 spazi della memoria differenti, coinvolgendo attivamente l’osservatore nell’attraversamento di questi spazi/tempo. La musica che può essere eseguita dal vivo al pianoforte, scandisce i fasci di luce che tagliano la stanza buia andando a creare tre squarci nelle pareti, come se fossero aperture verso altre dimensioni della memoria. I video proiettati sono stati realizzati intorno a tre concetti di indagine della memoria: la memoria del corpo :: la memoria della carne :: il canto dell’assenza che sono i tre nuclei di ricerca del progetto.
Stracci di memoria
Mostra fotografica e installazione
Tecnica Installazione di stampe fotografiche su tela e oggetti in juta
Un letto di riso e di tronchi accoglie l’immagine della sposa impressa su tele di juta che formano una intricata trama, ciotole di sassi e di acqua, un lungo velo nero. Il Bianco è elemento fondante della scena, utilizzato per il suo valore di purezza e sospensione da cui ne deriva anche un carattere spettrale che rimanda ad una concezione orientale del bianco come colore del lutto. La presenza di un “non colore” dato dalla trasparenza delle proiezioni e dall’acqua rimanda al simbolismo del bagno battesimale e del resto, a potenziare questo tipo di metafora cristiana, vi sono la presenza del fantoccio di Juta che giace in un letto di riso e che introduce ad un’ulteriore sacramento: quello del matrimonio.
Memoria rossa
progetto fotografico
Foto Francesca Pianzola
Tecnica stampa fotografica su carta metallizzata montata su Dibond
Produzione 2008 Instabili Vaganti
La memoria indagata in questo progetto fotografico è quella più immediata e veritiera che non ha bisogno di una dimensione razionale per essere rielaborata ed espressa. La memoria sotterranea che giace assopita nelle nostre viscere. La carne passa attraverso la dimensione del dolore e della lacerazione per essere richiamata prepotentemente alla vita. Gli scatti fermano l’istante della contorsione, trattengono il momento della sofferenza che esplode nel corpo, è corpo. Corpo e carne si confondono ed esprimono insieme un senso più alto di bellezza. L’estetica del corpo nudo, svelato nella sua essenza vitale, rossa, di carne e sangue. Il corpo sacrificato che rinasce a nuova vita, quella dell’arte.