Recensione di Maria Dolores Pesce per Dramma.it

30 ottobre 2018

Il Canto dell'Assenza

È il terzo passaggio della “Trilogia della Memoria”, il passaggio conclusivo di un percorso che la compagnia “Gli instabili Vaganti” di Bologna sta portando avanti. È dunque uno studio che potrà essere propedeutico ad un vero e proprio spettacolo, ma che già ne evidenzia sintassi e movimenti in farsi. Qui la morte è vista e vissuta, a mio avviso, nel più profondo dei suoi paradossi quello di essere una “assenza metafisica” profondamente e concretamente “presente”. Il tramite e la testimonianza di questa presenza è il ricordo che si deposita nel canto rituale ovvero negli oggetti che questa presenza/assente hanno condiviso. Nel ricordo il tempo non è più storico e rettilineo infatti ma si fa circolare e quindi sospeso come l’attesa. La morte diventa pertanto la domanda cui, in fondo, la vita deve una risposta. Ideazione e regia di Anna Dora Dorno, in scena Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola che sono gli Instabili Vaganti e hanno curato il suono e il progetto musicale in collaborazione con Riccardo Nanni e Alberto Novello. Video degli Instabili Vaganti in collaborazione con Elia Andreotti.