Definito dalla critica un capolavoro di teatro fisico, un esempio di biomeccanica contemporanea, MADE INILVA è un assolo in cui l’attore interpreta un operaio, archetipo del lavoratore contemporaneo, che agisce ingabbiato in strutture metalliche compiendo azioni ripetitive e acrobatiche che lo portano all’alienazione.

La drammaturgia intreccia testimonianze dei lavoratori dell’ILVA a frammenti poetici dell’opera di L. Di Ruscio e testi appositamente composti. Le musiche, i ritmi ossessivi, i canti originali, l’approccio fisico, poetico e di forte impatto visivo, fanno dello spettacolo un’opera d’arte totale.

MADE IN ILVA va oltre i casi specifici, erigendo l’operaio a “status symbol” dell’uomo contemporaneo, un eroe post-moderno che attraversa un inferno fatto di ritmi alienanti e spazi distorti, giungendo a spogliarsi della propria identità e ad indossare una maschera anonima, senza volto, per difendere l’essenza del proprio animo.

Un eremita contemporaneo che insegue una salvezza impossibile, nel tentativo di sentire la propria carne calda, il proprio vivere organico, in contrapposizione al ferro-freddo, al processo di inorganicità al quale ci spingono le regole di produzione che reprimono la libertà creativa dell’uomo e dell’artista.
MADE IN ILVA esprime una critica universale al processo di brutalizzazione generato dal sistema di produzione contemporaneo.

Lo spettacolo è stato tradotto in tre lingue e presentato nei maggiori festival internazionali in più di 20 paesi.

Regia Anna Dora Dorno
Con Nicola Pianzola
Musiche originali Riccardo Nanni
Canti originali e voce dal vivo Anna Dora Dorno
Produzione Instabili Vaganti
Con il sostegno di

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