Dante Beyond Borders

Co produzione Italia - India
Spettacolo di teatro e danza, 2021

Ispirato alla Divina Commedia di Dante Alighieri e al testo classico indiano Mahābhārata

Creazione Instabili Vaganti
Regia Anna Dora Dorno
Drammaturgia Anna Dora Dorno, Nicola Pianzola
Performer Nicola Pianzola, Anuradha Venkataraman
Coreografie Anuradha Venkataraman, Nicola Pianzola
Performer in video, canti originali e voce fuori campo Anna Dora Dorno, Nicola Pianzola, Anuradha Venkataraman
Musiche originali e sound design Riccardo Nanni
Creazione video Anna Dora Dorno, Nicola Pianzola, Ashwin Iyer
Set e Light design Anna Dora Dorno
Direzione tecnica e luci Mattia Bagnoli
Produzione Istituto Italiano di cultura di Mumbai / Istituto Italiano di cultura di New Delhi/ Instabili Vaganti / Ahum Trust
Con il sostegno di MIC – Ministero della Cultura

Anteprima 21 Novembre 2021 – TATA Live – International Literature Festival, Mumbai – INDIA
Premiere 30 Novembre 2021 – Rangashankara Theatre, Bangalore – INDIA
Prima nazionale 17 Dicembre 2022 – International Festival PerformAzioni – Bologna

Dante Beyond Borders è una co-produzione italo indiana tra Instabili Vaganti, l’Istituto Italiano di cultura di Mumbai e Ahum Trust diretta da Anna Dora Dorno e ispirata a La Divina Commedia di Dante Alighieri, realizzata in occasione delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta.

Lo spettacolo esplora differenti linguaggi che spaziano dalla danza tradizionale indiana al teatro fisico e sperimentale, alla video arte e la musica elettronica per traghettare lo spettatore nel viaggio ultraterreno intrapreso da Dante.

Frutto di un lungo processo di lavoro, partito durante il primo Lock down, che ha visto la compagnia lavorare a distanza, in video, con la danzatrice classica Anuradha Venkataraman, Dante Beyond Borders porta in scena l’Assenza.

Le evocative azioni fisiche si svolgono in uno scenario essenziale, caratterizzato da pochi oggetti scenici, che sono anche elementi naturali e materici: sabbia, carbone, un tronco bruciato. L’uso sagomato della luce e le video proiezioni evocano contesti onirici e scenari naturalistici immaginari che diventano fondali scenografici o elementi di separazione da attraversare per entrare in contesti ultraterreni.

In questi spazi onirici, le azioni fisiche del performer Nicola Pianzola incontrano le mudra e i gesti della danza Bharatanatyam,  coreografati da Anuradha Venkataraman, mentre le musiche elettroniche del compositore Riccardo Nanni interagiscono con le sonorità classiche indiane e le sperimentazioni vocali dei performer attorno al testo dantesco e ai frammenti poetici tratti dal Mahābhārata, creando suggestivi paesaggi sonori.

La performance diventa uno strumento concreto di esplorazione delle numerose connessioni tra l’opera dantesca e la cultura indiana, sia dal punto di vista iconografico che filosofico e teologico, ma anche e soprattutto di connessione tra due tradizioni culturali secolari come quella italiana e indiana. Dante nomina infatti ripetutamente nel suo poema l’India, il fiume Gange, e come da tradizione dell’epoca, colloca il Paradiso terrestre nel territorio indiano. L’india ha dunque colpito, con le sue meraviglie, la mente del poeta, il quale, nell’immaginare l’Oriente, vedeva sorgere il sole dal fiume sacro agli Indù.

Lo spettacolo è stato presentato in anteprima, in live streaming, al Tata Literature Festival di Mumbai e ha debuttato al teatro Ranga Shankara di Bangalore, in India.