7 Agosto 2014 Intervista di Diana Scarborough per BrodwayBaby

Made in ILVA - l’Eremita Contemporaneo.
In una fusione di intensa fisicità, vocalizzazione e performance, ci troviamo di fronte a una figura simile a quella di un monaco, illuminata in controluce e che canta. Insomma, un’introduzione religiosa per la storia degli operai che lavorano nell’inferno dell’industria. Qui quella figura vi è trattenuta, veniamo a sapere, dalla necessità economica, mentre desidera andarsene […]Leggi tutto "Intervista di Diana Scarborough per BrodwayBaby"

5 Agosto 2014 Recensione di Steven Fraser per TVBomb

Made in ILVA – l’Eremita Contemporaneo.
[…] L’attore inizia la sua performance dando le spalle al pubblico, seduto su un grosso sgabello di metallo, poi l’esplosiva performance prende avvio. Lo sgabello, se da un lato eleva il corpo di Pianzola, dall’altro funziona (oltre che come dispositivo di levitazione) anche come gabbia claustrofobica e come simbolo della grossa fabbrica metallurgica dipinta sul […]Leggi tutto "Recensione di Steven Fraser per TVBomb"

2 agosto 2014 The Flaneur

Made in Ilva: scandalo italiano e teatro sperimentale.
[…] La performance si è sviluppata come combinazione di azioni fisiche ripetute, così come è per gli operai nel loro lavoro quotidiano. I suoni diventano ritmi ossessivi […] l’operaio solitario tenta di rompere la monotonia della sua vita – ma non c’è scampo. […] Pianzola è di fronte alla parete di fondo, seduto sopra una […]Leggi tutto "The Flaneur"

aprile 2014 Hystrio

Teatromondo, Vetrina Italia
[…] Lo spettacolo mette insieme video, una voce fuori campo in inglese e in italiano, molta azione e delle sonorità che diventano ritmo ossessivo. Seduti sui cuscini intorno allo spazio scenico, gli spettatori hanno potuto godere molto da vicino dell’intensa performance di Nicola Pianzola – rappresentazione dei diversi stadi di sofferenza e malattia degli operai […]Leggi tutto "Hystrio"

anno XXVII, numero 15 Recensione di Lisa Gino per Varieventuali

Varieventuali al Fringe Festival di Edimburgo
[…] un prodotto italiano di teatro-danza dal titolo Made in Ilva, della compagnia Instabili Vaganti di Bologna, regia e soggetto di anna Dora Dorno, interprete Nicola Pianzola (spettacolo nominato per il premio Total Theatre nella categoria Physical/Visual Theatre ). […] un solo uomo in scena, operaio tipo, in rappresentanza di tutti i lavoratori messi nelle […]Leggi tutto "Recensione di Lisa Gino per Varieventuali"

15 febbraio 2014 Recensione di Chiara Marsilli per Qui Trans Mare Currunt

L’Eremita contemporaneo – MADE IN ILVA – Instabili vaganti
Uno spettacolo forte, dal ritmo impeccabile. Una partitura fisica e vocale travolgente. Una felice intuizione: la condizione di lontananza, separatezza dal mondo che una volta apparteneva a pochi spiriti eletti, quel doloroso e consapevole distacco dalla vita, oggi è dote non voluta di chi lavora in fabbrica. La scena è spoglia e incisiva, abitata solo […]Leggi tutto "Recensione di Chiara Marsilli per Qui Trans Mare Currunt"

13 marzo 2013 Recensione di Marica Magnano San Lio per La Sicilia

La tragedia dell’ILVA metafora della vita
Un successo travolgente quello della compagnia teatrale Instabili Vaganti che, con il suo ultimo spettacolo “L’Eremita Contemporaneo- MADE IN ILVA” è andato in scena al Teatro Coppola. Una proposta originale, forte, brutale: un genere di teatro che, pur ispirandosi a esperienze realmente vissute, non si limita all’autobiografia e alla narrazione, ma diventa metafora di vita. […]Leggi tutto "Recensione di Marica Magnano San Lio per La Sicilia"

14 luglio 2013 Recensione di Valeria Ottolenghi per La Gazzetta di Parma

Il dramma del lavoro e il pulsare dei pensieri all'ilva di Taranto
Uno spettacolo di rara perfezione, astratto e concreto nello stesso tempo, in grado, nell’apparente semplicità drammaturgica – poche frasi, spesso ripetute – di trasmettere forza e dolore, fatica e disperazione, il corpo in scena agito, esposto in una concentrazione acrobatica capace di far percepire tensioni fisiche ed emotive, il ritmo del lavoro e il pulsare […]Leggi tutto "Recensione di Valeria Ottolenghi per La Gazzetta di Parma"

18 febbraio 2013 Recensione di Michele Di Donato per Il Pickwick

Ciascuno sta solo nel cuor della fabbrica
“C’era una volta una città dove si producevano le nuvole: rosa, bianche, nere”; l’incipit da favola introduce quel che rivela ben presto favola non essere. Metti una scena vuota; metti su quella scena vuota un corpo e uno scheletro metallico e quel che prende forma, attraverso quel corpo, attraverso il suo contorcersi, piegarsi, flettersi attorno […]Leggi tutto "Recensione di Michele Di Donato per Il Pickwick"

16 febbraio 2013 Recensione di Andrea Messina per Urban Blog

All’Elicantropo si racconta l’ILVA
Nicola Pianzola in fabbrica non c’è stato eppure riesce, attraverso la sua fisicità, a far comprendere allo spettatore l’alienazione vissuta in quei luoghi. Si parla dell’ ILVA di Taranto ma anche se fosse L’ITALSIDER, la TYSSEN nulla cambierebbe. Ciò che si vive e si è vissuto nella fabbriche è sempre lo stesso ritmo, un ritmo […]Leggi tutto "Recensione di Andrea Messina per Urban Blog"