Napoli 16 dicembre 2011 Recensione di Alessandro Toppi, Arteatro

A Studioteatro L’eremita contemporaneo: biomeccanica operaia, degna di applausi.
LO SPAZIO, LA FORMA, IL MOMENTO PRESENTE
Sempre più spesso è una questione di Forma. Sempre più spesso ciò cui assistiamo assume valore per la vibratile essenza ostentata piuttosto che per ciò di cui essa poi chiacchiera. Un muscolo che freme tesissimo; la porzione di fiato rilasciata nell’aria; uno e uno solo tra i molti moti possibili: sempre più spesso è una […]Leggi tutto "Recensione di Alessandro Toppi, Arteatro"

23 Luglio 2011 Recensione di Michele Rossi – Sansepolcro informa

[…] In questo lavoro il ritmo si è dimostrato sempre più incalzante con l’attore principale, Nicola Pianzola che ha dato grandissima espressività e pathos alla recitazione tanto da rendere partecipe lo spettatore nei disagi vissuti dall’individuo prigioniero di una società che vive sull’industria, sul lavoro e sulla produzione seriale. Pianzola ha ulteriormente rinforzato l’elemento recitativo […]Leggi tutto "Recensione di Michele Rossi – Sansepolcro informa"

23 Luglio 2011 Recensione di Giulia Odoardi – Osservatorio critico

Come un disco rotto
[…] Una voce di donna, all’angolo della scena, accompagnata da un piano, sussurra: “C’era una volta…”. Comincia così il racconto della compagnia Instabili Vaganti. È la storia dell’eremita contemporaneo che subitamente appare dal buio, in cima a un eremo di ferro. È un operaio, un uomo alienato da un lavoro dal ritmo sempre uguale che […]Leggi tutto "Recensione di Giulia Odoardi – Osservatorio critico"